Festival dell’Educazione 2018

18
Feb

Una formazione inclusiva per una cittadinanza piena e attiva

Torino. Venerdì 30 novembre 2018, presso l’aula magna del Convitto Umberto I, tavola rotonda organizzata dalla Città metropolitana di Torino, nell’ambito della terza edizione del Festival dell’Educazione della Città di Torino, che avrà a tema: “Una formazione inclusiva per una cittadinanza piena e attiva“.

Città di Torino Festival dell’Educazione 2018

Per un pensiero creativo critico civico

Una formazione inclusiva per una cittadinanza piena e attiva

Venerdì 30 novembre 2018 ore 16.00 – 17.30

CONVITTO UMBERTO I – Aula Magna – via Bligny 1 bis, Torino

Iscrizioni On line a questo link

Programma

La Formazione Professionale rappresenta per molti giovani svantaggiati un modo non solo di prepararsi adeguatamente all’inserimento lavorativo, ma anche un’opportunita* di crescita individuale e sociale, che favorisce lo sviluppo di competenze di cittadinanza utili per una adeguata inclusione nella nostra societa*. Verranno presentate esperienze e buone pratiche realizzate in questi ultimi anni dalle Agenzie Formative, improntate, come tutta la Formazione Professionale, a flessibilita*, personalizzazione dei percorsi, innovativita* metodologica e altro ancora.

Introduce e coordina i lavori: Barbara Azzarà, consigliera delegata Città Metropolitana di Torino per l’istruzione, l’orientamento e la formazione professionale.

Presentazione esperienze significative e buone pratiche rivolte a:

Allievi con disabilità, DSA ed Esigenze Educative Speciali: Alessia Riccio e Susanna Durando – Engim Piemonte

Vengono presentate due esperienze:

Dal 2009 la sede di Artigianelli di ENGIM Piemonte conduce un progetto di formazione rivolto a giovani- adulti con autismo ad alto funzionamento e sindrome di Asperger, un progetto realizzato con il sostegno della Città Metropolitana e del Centro per l’Impiego di Torino e grazie al contributo della Fondazione CRT. Sono state inserite attività innovative e il supporto di docenti esperti all’interno di un percorso Prelavorativo standard per favorire l’inserimento lavorativo di questa particolare utenza. Il corso Prelavorativo è un corso di FP biennale( 600+600 ore), rivolto a disabili in fascia di età 16-25 anni, con compiti essenzialmente di orientamento professionale e socializzazione e preparazione al mondo del lavoro, attraverso ore d’aula, laboratori, simulazioni lavorative e stage.
Il PAI (Piano Annuale per l’Inclusione) viene realizzato dalle Agenzie Formative operanti in Torino che hanno aderito all’Accordo di Programma della Città di Torino per per l’inclusione scolastica degli allievi con B.E.S. . Raccoglie le principali informazioni quanti-qualitative relative agli allievi con BES inseriti nei corsi dell’Obbligo d’Istruzione (corsi di qualifica triennali o biennali principalmente per allievi in uscita dalla scuola secondaria di primo grado)

Alievi migranti: Francesca Costero – Enaip Piemonte

Il progetto Nisaba, finanziato dal FAMI del Ministero dell’Interno, si colloca all’interno di un percorso di sperimentazione di insegnamento della lingua italiana, la cui realizzazione e modellizzazione ha avuto lo scopo di fornire indicazioni operative e strategiche (in termini di elementi di innovatività e di trasferibilità) relative all’organizzazione di corsi di L2 ed educazione civica per stranieri appartenenti a target vulnerabili (tra i quali i minori non accompagnati) nella logica di migliorare l’offerta del sistema dei servizi di formazione linguistica e, più in generale, dei servizi di accoglienza/ presa in carico/integrazione in Piemonte. L’innovatività fa riferimento alle metodologie didattiche utilizzate, orientate fortemente verso l’uso della lingua intesa come comunicazione e non solo come sistema di regole da apprendere, e focalizza l’importanza di presentare le parole della lingua all’interno di contesti reali e significativi per i discenti. Tale innovatività si è concretizzata nello sviluppo di dispositivi e modelli didattici a favore della centralità del destinatario, in grado di accrescere la flessibilità dell’offerta, per favorire l’inclusione nei processi formativi e nell’elaborazione di tecniche e strumenti aventi la funzione di agevolare l’apprendimento linguistico e sostenere, più in generale, la motivazione e l’inclusione sociale.

Allievi con svantaggio sociale: Daniela Varone – Ciofs-FP Piemonte
L’intervento si focalizzerà sull’esperienza dei laboratori scuola formazione (LAPIS). Viene presentato

innanzitutto il progetto LAPIS.

I progetti laboratori scuola formazione hanno durata annuale (le esperienze sul territorio regionale ha avuto inizio nell’af. 2008/2009) e sviluppano attività didattico – educative personalizzate, caratterizzate da una didattica attiva, laboratoriale, mirando sia al conseguimento del titolo di studio di scuola secondaria di I grado e all’eventuale acquisizione di crediti formativi propedeutici ad un ingresso in percorsi di IeFP, sia alla definizione di un progetto personale che rappresenta un intervento di prevenzione di forme di disagio sociale, di recupero, rimotivazione, orientamento e ri- orientamento.

Gli elementi più significativi di questo dispositivo sono: la peculiarità dei destinatari (studenti, 14 e 16 anni, ancora iscritti alla scuola secondaria di I grado, ritardo e/o pluriripetenti, giovani che evidenziano percorsi scolastici difficili, manifestano difficoltà ad accettare attività basate su una didattica tradizionale di tipo deduttivo, hanno storie di vita personale e familiare caratterizzate da situazioni di disagio e conflittualità,….), la strategia di intervento, le metodologie e gli strumenti che utilizziamo.

Infine si farà cenno all’attività di monitoraggio che abbiamo svolto in passato a livello regionale e verrà presentata qualche storia di successo.

Allievi detenuti ed ex detenuti: Pasquale Ippolito –Inforcoop Lega Piemonte

Il Diritto alla Formazione Professionale all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni “Ferrante Aporti” di Torino.
L’Offerta di Formazione Professionale all’interno dell’IPM “Ferrante Aporti” di Torino è un’esperienza unica nel panorama nazionale degli Istituti penitenziari minorili, sia per continuità, è presente nella
forma attuale di gestione dal 2001, sia per numero di ore di formazione. La sensibilità dimostrata prima dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino e ora Città metropolitana, risponde al diritto fondamentale da parte di minori e giovani adulti detenuti di poter accedere a corsi di formazione che offrano loro la possibilità di acquisire competenze e mestieri e di incontrare nel contempo adulti significativi, che possano creare le condizioni per una svolta positiva dalla loro condizione di giovani in carico alla giustizia in quanto autori di reati.

La pena detentiva è quella della privazione della libertà, ma non quella di restare fuori da un percorso di formazione, sia professionale che scolastico.

Il modello “Ferrante” si basa sull’apprendere facendo, sull’esperienza diretta che diventa fonte di acquisizione di “Sapere” e del “Saper fare”. Si parte dall’esistente e dalle capacità che i ragazzi hanno, riconvertendo, in termini positivi e legali le loro abilità e capacità. I progetti si connettono sempre con la “Comunità Locale” e sono di sevizio all’Istituto stesso. Ogni occasione è buona per partecipare a un concorso, un progetto o a una iniziativa culturale della città, per far conoscere che i minori e i giovani ristretti sono molto più del reato che hanno commesso.

Riflessioni conclusive: Cecilia Marchisio, docente Dipartimento di Filosofia e scienze dell’educazione – Università di Torino.

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