AdirMigranti; diffida a poste italiane per quanto riguarda le domande di soggiorno

AdirMigranti avverte i cittadini immigrati alle prese con il rinnovo del permesso di soggiorno alle poste;
Ci è stato segnalato che in questi mesi, molti uffici postali si sono rifiutati di accogliere le domande presentate dagli stranieri per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno o il rilascio del permesso di soggiorno di lungo periodo (ex carta di soggiorno). I motivi addotti riguardano spesso la documentazione presentata: per esempio che il permesso di soggiorno che si vuole rinnovare non è in corso di validità.
Questa pratica è assolutamente illeggittima, la legge prevede che una causa di forza maggiore possa impedire la presentazione nei termini dell’istanza del permesso di soggiorno e la Cassazione ha ribadito che chi propone una domanda tardiva ha, comunque, diritto al suo esame nel merito.

Inoltre in molti uffici postali non si consente di inoltrare un’unica domanda per sé e tutti i familiari a carico allo straniero che non è interessato ad avere la ricevuta comprovante l’invio di tutte le istanze di permesso di lungo periodo dei familiari a carico (perché hanno un permesso di soggiorno in corso di validità). In questo modo lo straniero è costretto ad un esborso notevole (poco meno di 75 euro a domanda). Anche questa prassi ci appare assolutamente illegittima.

Più in generale appare illegittimo che un impiegato di un ente privato, quale Poste Italiane SPA, si arroghi il diritto di fare valutazioni che la legge riserva agli organi del Ministero degli interni, non dando alcuna possibilità allo straniero di far valere le proprie, spesso ottime, ragioni. Gli impiegati di Poste non possono effettuare nessun controllo sulla domanda inoltrata e sulla documentazione allegata, possono solo identificare chi la presenta. Essi sono tenuti a trasmettere la domanda così come lo straniero ritiene di doverla presentare. Sarà il Ministero degli interni, eventualmente, a rigettare la domanda eccependo la mancanza dei requisiti o l’insufficienza della documentazione allegata.

Il comportamento tenuto dai funzionari di Poste è di una gravità inaudita perché spesso comporta l’impossibilità per il migrante di continuare a lavorare e lo espone al rischio di espulsione. Per questo motivo abbiamo redatto la diffida che potete scaricare da questo sito. Chiunque si veda rifiutata la propria istanza di permesso di soggiorno di breve o lungo periodo, consegni la diffida e si faccia mettere per iscritto dall’impiegato il rifiuto di ricevere la sua istanza, o faccia sottoscrivere da due testimoni una dichiarazione attestante che l’impiegato (identificato con nome e cognome, l’indicazione dell’ufficio postale e l’ora in cui viene presentata la domanda respinta) si è rifiutato di accogliere la sua domanda. Ci contatti poi, scrivendo ad adirmigranti@altrodiritto.unifi.it. Lo assisteremo nella richiesta di danni da avanzare nei confronti dell’impiegato stesso.




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