Al via la ricerca sui mediatori interculturali che operano in Emilia-Romagna

Mediazione interculturale Con l’ultimo programma triennale per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri 2009-2011, la Regione Emilia-Romagna ha posto le attività di mediazione interculturale e/o linguistico-culturale tra le azioni prioritarie del triennio.
Sulla base di questo presupposto, si intende conoscere meglio i protagonisti delle attività di mediazione proponendo un’indagine da realizzarsi attraverso un questionario che si rivolge a chi, a vario titolo, opera come mediatore/mediatrice interculturale (ma anche linguistico e culturale) nei diversi servizi alla persona dell’intera Emilia-Romagna (sportelli e centri informativi per stranieri, Aziende USL, Ospedali, consultori, scuole, centri per l’impiego, servizi per migranti, ecc) e che si dedicano ad un’utenza prevalentemente straniera.

Più nello specifico, l’indagine punta a coinvolgere chi (direttamente o tramite accordi e/o convenzioni) agisce per conto dei Comuni, delle Unioni comunali, dei Consorzi, delle Aziende sanitarie, delle scuole o comunque di Enti pubblici del territorio regionale. Vengono esclusi dalla rilevazione quegli operatori della mediazione che, ad esempio, svolgono il loro lavoro unicamente per conto di organizzazioni o associazioni private slegate da rapporti di collaborazione con il settore pubblico.

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