I nuovi abitanti della Valle di Lanzo, protagonisti in una mostra fotografica

18
Feb

Gli ospiti del centro di accoglienza A.M.M.I. di Mezzenile si mettono “in mostra”

Gli ospiti del centro di accoglienza di Mezzenile, gestito dall’Associazione A.M.M.I., sono protagonisti nella mostra fotografica firmata da Gianni Oliva.  L’inaugurazione è prevista per il venerdì 20 luglio 2018, ore 19, al  Castello Francesetti di Mezzenile (TO).

Inaugurazione della mostra

Fotografie di Gianni Oliva

A cura di Tiziana Bonomo

20 luglio 2018, h. 19-22

Castello Francesetti di Mezzenile, a Mezzenile (Torino)

All’inaugurazione sarà presente il giornalista Domenico Quirico 

Durata e Orari: Dal 21 al 29 luglio 2018, h.9.00-12.00/15.00-18.00, ingresso libero

Contatti ArtPhotò – info@artphotobonomo.it – cell. +39 335 7815940

“Ospiti” è il titolo di un progetto fotografico, di una mostra e di un catalogo sui ritratti di alcune famiglie ospiti nella comunità di Mezzenile.

“Ospiti” nasce dall’idea di fotografare alcuni migranti (famiglie, uomini, donne, bambini) accolti e aiutati nell’inserimento in Italia, nel centro di accoglienza straordinaria gestito dall’Associazione Multietnica dei Mediatori Interculturali (A.M.M.I.) di Mezzenile in Val di Lanzo. Nasce dalla volontà di conoscere alcuni momenti della loro vita senza voler rappresentare la quotidianità, la casa d’accoglienza, i pasti o i giochi dei bimbi, ma dalla volontà di soffermarsi su una giornata di festa, di gioia, con il vestito nuovo fatto su misura, una giornata con i figli e i propri cari, da ricordare e di cui conservare e spedire una foto ai genitori e parenti.

Il progetto inizia e si inaugura a Mezzenile proprio per condividere il progetto con tutti gli “Ospiti”, sia quelli che arrivano da alcune parti dell’Africa come la Nigeria, il Ghana e il Mali, sia quelli che abitano nel paese che li accolgono, li ospitano. Lo stesso fotografo, Gianni Oliva,  si considera “Ospite”; come Ospiti sono i cittadini di Mezzenile, il Castello, il Municipio, il Centro d’Accoglienza e gli Operatori. Tutti ospiti della Montagna innevata che fa da sfondo ai ritratti dei protagonisti.

La montagna, fondale naturale, ricco di forza che mai potrà svanire ma solamente lasciare spazio alla gente che camminerà in quella valle nelle fotografie di Gianni Oliva accentua il contrasto con leinusuali figure africane in posa davanti all’obiettivo. È un’operazione alla Malick Sedibè, non in studio ma all’aperto, non a Bamako ma a Mezzenile, non in bianco e nero ma a colori. In comune tra i due autori le generazioni di africani che continuano desiderose di farsi immortalare a oggetti-status symbol ‒ finti occhiali alla moda, finti orologi lussuosi, vestiti dal tipico sapore africano cuciti e realizzati da un sarto del gruppo ‒, emblema di una libertà, che nelle immagini di Sedibè era stata realmente conquistata e che in quelle di Oliva è la meta per la loro sopravvivenza.

Il fotografo non rinuncia alla passione per la spontaneità dei personaggi in posa e all’immediatezza dello sguardo che creano un contrasto magrittiano, surreale tra il luogo e l’essenza delle persone.

Nelle immagini di Gianni Oliva vince la personalità degli ospiti dei paesi africani, fuori contesto, inaspettata, senza apparire vittime e naufraghi di un viaggio lungo e faticoso, vince la freschezza delle loro labbra, la giovinezza dei loro occhi, la bellezza dei loro abiti, vincono loro. Finalmente un’operazione contemporanea, senza retorica, che restituisce alla fotografia il compito di far pensare passando da quella sana spettacolarizzazione che in gergo viene chiamata Arte. La mostra desidera mettere in luce la generosità del fotografo a cui piace conoscere gli altri e questa curiosità verso il prossimo è per lui continua fonte di ispirazione.” (tratto dal testo di Tiziana Bonomo come curatrice)

Note

Gianni Oliva (Torino 1964)

Gianni Oliva attualmente vive e lavora a Torino. Fotografo da sempre, ha iniziato con Beniamino Antonello che negli anni ‘80 lavorava con l’agenzia Armando Testa. Ha iniziato così anche Oliva a lavorare per campagne pubblicitarie, per prestigiosi marchi di società italiane e internazionali, per aziende, gallerie e per importanti riviste italiane e straniere. Nel tempo il fascino di altri paesi e situazioni ha preso il sopravvento e lo sguardo di Gianni Oliva si è sempre più rivolte alle persone, alle donne, agli uomini con culture e storie antiche.

Nel 2015 è stato il vincitore di “Photissima art prize” con l’opera “Siauliai, la collina delle croci” ​, nel 2016/17 ha esposto in tre personali : ​ “Siauliai” evento organizzato in occasione di Photofestival a Milano e con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia (spazio made4art milano). ​ “Displayed works” mostra realizzata per Artissima off a Torino. ​ “Indian frames” evento realizzato con il patrocinio dell’ ambasciata indiana nella repubblica italiana a Milano (spazio made4art) – Photofestival 2017.

Domenico Quirico

E’ giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Nell’agosto 2011 è stato rapito in Libia e liberato dopo due giorni. Il 9 aprile 2013, mentre si trovava in Siria come inviato di guerra, di lui si perde ogni traccia. La prima notizia del suo rapimento giunge il 6 giugno quando viene diffusa la notizia che Quirico è ancora vivo. Viene infine liberato l’8 settembre 2013, dopo 5 mesi di sequestro, grazie ad un intervento dello Stato Italiano e infine riportato a casa.

Tiziana Bonomo di ArtPhotò

Si dedica attivamente al progetto ArtPhotò, dal 2016, con cui propone, organizza e cura eventi legati al mondo della fotografia intesa come linguaggio di comunicazione ed espressione d’arte, come occasione di dialogo e di incontro (www.artphotobonomo.it).

 




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