Il mediatore interculturale – la forza della resilienza

18
Feb

Un contributo di Maria Mihaela Barbieru*

“Ma petite fille, (…) depuis que j’ai remarqué que tu ne baissais plus les yeux en t’adressant à moi ou à ta mère, je préfère éviter un affrontement dont ni toi ni moi n’avons pas l’habitude…Je ne voudrais plus passer de nouvelles nuits blanches à penser à toi, nous causant des soucis, allant plus vite que ce que nous sommes capables d’accepter. Tu vas trop vite. Je sais que Paris est une ville où même les grands se perdent”(1)

Come ben descritto nel passaggio da Ben Jelloun, l’immigrazione sottopone a forti tensioni emotive ed a difficoltà concrete di adattamento e di ridefinizione della realtà. Se dobbiamo aggiungere a questo, delle esperienze di vita non facili che possono avere preceduto l’immigrazione, quali l’estrema povertà, l’esser vissuti in territori di guerra, essere stati vittime di tortura o di tratta o di essere cresciuti con la paura in regimi totalitari, questa sarebbe la miglior definizione di resilienza per descrivere la capacità di andare avanti.

Dai colloqui e dalle conversazioni avute con studenti ed immigrati, gli interlocutori affermano di aver scoperto aspetti del proprio carattere che non conoscevano prima di partire. Resistenza, forza di volontà, flessibilità, pazienza, maturità, coraggio, ispirazione, talento per la scrittura, voglia di raccontarsi ecc., tutte risorse positive, d’altronde.

Riuscire a far emergere le risorse significa guidare verso l’apprezzamento di tali caratteristiche come parte integrante della propria identità.

Seeing a new future
Seeing a new future – by Xue-Wah Kwong Under: cc license

Il mediatore interculturale è dotato di questa capacità e possibilità di ripercorrere e rielaborare i processi di sviluppo all’interno della propria famiglia di origine, nel proprio contesto culturale e sociale di riferimento, gli eventi significativi della propria vita e delle esperienze cruciali, tra queste ultime in particolare dell’esperienza migratoria.

La formazione personale del mediatore è caratterizzata da un’attenzione particolare allo sviluppo di capacità autoriflessive che riguardano i processi di crescita personale e che mettono in grado di collocare i “mattoni” – costituiti da conoscenze teoriche, dall’apprendimento di tecniche e da abilità relazionali e sociali) nella costruzione di un proprio percorso evolutivo.

Una formazione personale che richiede tempo, un tempo sufficientemente lungo, affinché vengano elaborati i mutamenti interni conseguenti agli stimoli ricevuti rispetto al proprio percorso individuale. Vivere lo sradicamento può diventare con il tempo una forza, un coping-system, cioè la capacità del mediatore di affrontare le situazioni più difficili con determinazione, energia e resilienza.

Molti aspiranti mediatori interculturali insieme a molti immigrati non sono consapevoli di avere questo potenziale. Divenirne consapevoli ed imparare ad usarlo efficacemente rappresenta uno dei risultati di una formazione efficace.

———————-

Note:

(1). Estratto da “Les yeux baissés” di Tahar Ben Jelloun, (Seuil, 1991):  “Ma piccola ragazza, (…) da quando ho notato che non abbassi più gli occhi rivolgendoti a me o a tua madre, preferisco evitare uno scontro al quale, né te né io, siamo abituati … non passerei più altre notti insonni pensando a te, causandoci problemi, andando oltre quanto siamo in grado di accettare. Vai troppo veloce. Lo so che Parigi è una città in cui anche i più grandi si perdono.”

(*)- Maria Mihaela Barbieru. 

Laureata in Filologia – Lingue Romanze, master conseguito presso l’Università degli Studi di Verona in “Intercultural Competence and Management – Comunicazione, gestione dei conflitti e mediazione interculturale in ambito aziendale, educativo, sociosanitario, giuridico, dei mass media e per l’italiano L2”, iscritta all’Albo dei Periti Tecnici e CTU presso i Tribunali di Milano e Monza, mi occupo di traduzioni giurate ed interpretariato nonché comunicazione e mediazione interculturale, docenza e consulenza linguistica aziendale.

Info: mbarbieru@hotmail.com




  • Share: