Immigrati, pronto il decreto flussi: 170mila posti, valide le domande 2007

Non ci sarà nessun clic-day. In più c’è il requisito della carta di soggiorno che però vale solo per le nuove richieste.
di VLADIMIRO POLCHI PER LA REPUBBLICA

ROMA – Dentro tutti. L’Italia riapre i cancelli ai lavoratori immigrati. Centomila posti per colf e badanti. Carta di soggiorno e conferma on-line per datori di lavoro stranieri. Queste le novità contenute nel decreto flussi 2008. Il testo è pronto: verrà approvato a giorni, varrà 170mila posti, ripescherà le domande del 2007, guarderà con un occhio di riguardo i lavoratori domestici e prevederà stretti requisiti per i datori di lavoro immigrati. Insomma se a parole si discute se azzerare i flussi nei prossimi anni (vedi Lega), nei fatti il governo prosegue nel rispetto della Bossi-Fini.

Ad anticipare il contenuto del decreto 2008 è il settimanale Metropoli, domenica in edicola. l decreto è stato concordato a palazzo Chigi. Entrerà in vigore entro il 15 dicembre. Ciò significa che dovrà essere emanato, con decreto del Presidente del consiglio, non più tardi di fine mese (con conseguente pubblicazione in Gazzetta ufficiale). Cosa c’è scritto? Viene confermato quanto anticipato da Metropoli e Repubblica: si tratta di un decreto fotocopia da 170mila posti, che andrà a ripescare nella graduatoria del 2007. Insomma nessun clic day, stavolta.

Tra Viminale e Welfare si è a lungo discusso sulla ripartizione delle nuove quote. L’obiettivo? Favorire le province penalizzate nel decreto 2007 (come quella di Milano). Non solo. Si è deciso di agevolare le domande di lavoratori domestici e d’assistenza alla persona. A loro verranno infatti riservate circa 95/97mila quote.

Buone notizie dunque per chi è in attesa. Non per tutti però. Si è infatti deciso di porre un argine alle domande d’assunzione presentate da datori di lavoro stranieri (il 48% nel lavoro domestico). I ministri Maroni e Sacconi sospettano che dietro di loro si nascondano ricongiungimenti mascherati o regolarizzazioni di fatto. Per questo, si è optato per una condizione in più: il possesso della carta di soggiorno, a partire dal giorno di promulgazione del decreto.

Si avranno così due percorsi distinti: il primo, per i datori di lavoro italiani che dovranno solo attendere di essere ripescati e ricevere il nulla osta; il secondo, per quelli stranieri che dovranno invece riconnettersi a internet. Senza fretta però. “Avranno oltre 10 giorni per collegarsi al sito del Viminale (www. interno. it), utilizzando l’user-id identificativo della ricevuta del 2007 – spiegano i tecnici dei ministeri interessati – . Troveranno un modulo da scaricare per confermare la propria domanda d’assunzione e dichiarare di essere in possesso della carta di soggiorno”.

Ma attenzione: la norma non è retroattiva. “Le nuove domande non pregiudicano in alcun modo la graduatoria che rimane cristallizzata al 31 maggio 2008”. Il nuovo requisito varrà solo per chi non è rientrato nei 170mila posti del 2007 e viene ripescato col decreto flussi fotocopia. Tradotto: verrà richiesto solo a partire da chi rientra nel posto 170.001. In concreto, chi ha la carta di soggiorno compili senz’altro il modulo. Chi invece risponde solo ai requisiti del 2007 (e cioè soggiorna regolarmente in Italia, con apposito permesso) non gli rimane che sperare di rientrare nelle vecchie quote.

Per questo è importante seguire i lavori di smaltimento delle pratiche 2007. All’11 novembre, sono oltre 106mila i nulla osta all’assunzione consegnati e circa 175mila le domande esaminate.




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