Mediatore specializzato nei servizi previdenziali

18
Feb

Sorge l’esigenza del mediatore culturale in materia previdenziale.
Tutti noi sappiamo cosa significa essere mediatore, è una professione complessa che opera in diversi settori istituzionali come la scuola, la sanità, il comune, la questura e nelle varie onlus e fondazioni che si propongono, in vari modi, di dare sostegno all’immigrato e a tutti gli operatori coinvolti di tutte le cittadinanze.Chi emigra è più o meno informato delle regole della nostra società, di ciò che rappresenta il diritto e il dovere di ogni cittadino e la regolamentazione speciale che lo riguarda.

In queste poche righe vi racconterò della mia esperienza di tirocinante presso INPS regione Piemonte e l’importanza della figura del mediatore in questo ambito.

Il perché di questo bisogno sta nel fatto che, nonostante le possibili somiglianze tra i sistemi previdenziali dei vari paesi, vi sono anche molte differenze.

Esistono poi le convenzioni: queste garantiscono in primis la reciprocità di trattamento, soprattutto per i cittadini comunitari ma anche per moltissimi altri paesi con cui vengono stipulate.  In materia previdenziale le regole valgono in tutta l’Unione Europea ma le convenzioni vanno al di là di essa.
Tali accordi sono sempre esistiti e, nel tempo, sono stati migliorati per garantire a tutti gli stessi diritti: una pensione, un sussidio di disoccupazione, il sostegno alla famiglia tramite assegni familiari. La lista delle prestazioni è corposa cosi come i requisiti richiesti per l’erogazione dei servizi; il tipo di sostegno varia in base al soddisfacimento di tali requisiti.

La necessità di formare figure qualificate in questo ambito nasce dall’esigenza di conoscere la complessa legislazione esistente in materia e dalla burocrazia necessaria, non sempre alla portata di tutti.

Un mediatore in servizi previdenziali è in grado di dare sostegno alla rete degli operatori del settore e ad ogni cittadino, in particolare all’immigrato, che a lui si rivolge per sapere ad esempio:

– i requisiti di anzianità lavorativa al fine di raggiungere il diritto alla pensione in Italia
– quando e come è possibile esportare la contribuzione pagata in Italia nel paese d’origine
– se ha diritto agli assegni famigliari per il coniuge o per i figli a carico che studiano ancora nel paese d’origine

– oppure in casi più delicati come:

– diritto al sussidio di disoccupazione
– diritto al pagamento dei contributi, in particolare riguardo il lavoro sommerso
– diritto all’assegno di reversibilità
– diritto all’assegno di invalidità

L’elenco non è sicuramente esaustivo ma si richiede al mediatore di saper gestire una situazione di questo tipo. L’esperienza presso INPS è stata utile per venire a contatto con la complessità della materia. A tale scopo si lavora in rete, in contatto, con gli altri enti previdenziali nazionali coinvolti nel singolo caso da gestire.

L’augurio è quello di sensibilizzare le istituzioni nell’avvalersi di figure professionali, appositamente formate e qualificate nel sostegno agli immigrati in materia di previdenza e a disposizione sul territorio.

Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta tutto il personale Inps per la gentilezza e la disponibilità con cui mi hanno accolta ed accompagnata nel mio percorso di tirocinio.




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