Protocollo su previdenza lavoro e competitività

‘Protocollo su previdenza lavoro e competitività siglato da governo e parti sociali. Prevede importanti cambiamenti che possono influire direttamente sul rapporto di lavoro dei mediatori interculturali. Basta pensare ai lavori a termine, a progetto, quelli occasionali e di tipo accessorio.

Tra altro si interviene su importanti temi per tutti i lavoratori, compresi quelli immigrati come; innalzamento dell’età pensionabile, tetto per i contratti a tempo determinato, allungamento dell’indennità di disoccupazione.

Lavoro a progetto
Oltre alle misure previste in questa sede in materia previdenziale e ad eventuali ulteriori interventi normativi, si proseguirà nelle azioni rivolte a contrastare l’elusione della normativa di tutela del lavoro subordinato, ponendo particolare attenzione alle collaborazioni svolte da lavoratori, anche titolari di partita IVA, che esercitino la propria attività per un solo committente e con un orario di lavoro predeterminato.

Lavoro occasionale di tipo accessorio
Questa tipologia contrattuale sarà limitata ai piccoli lavori di tipo occasionale a favore delle famiglie, in limiti predeterminati di ore utilizzabili per singola famiglia. Si avvierà una sperimentazione di questo istituto anche in agricoltura, entro limiti predeterminati in
grado di evitare che questo strumento si ponga come alternativa al lavoro subordinato.

Lavoro a tempo parziale
La riforma intende porre fine alle problematiche tecnico-giuridiche connesse ad un testo legislativo a doppia versione per il lavoro pubblico e per quello privato.
In particolare per il lavoro privato si ritiene che occorra:
– prevedere per i lavoratori che abbiano trasformato il loro rapporto a tempo pieno in rapporto a tempo parziale, il diritto di precedenza rispetto alle assunzioni a tempo pieno per le stesse mansioni o per mansioni equivalenti;
– attribuire ai contratti collettivi stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi la facoltà di introdurre clausole elastiche e flessibili e di disporne la relativa disciplina; stabilire comunque la necessità dell’accordo individuale per il lavoratore o la lavoratrice che abbiano concluso contratti a tempo parziale motivati da comprovati compiti di cura;
– prevedere aumenti contributivi per i contratti di lavoro a tempo parziale con orario inferiore alle 12 ore settimanali al fine di promuovere, soprattutto nei settori dei servizi, la diffusione di contratti di lavoro più consistenti;
– nell’ambito del riordino della materia, introdurre incentivi per i contratti a tempo parziale “lungo”
ed agevolazioni per le trasformazioni, anche temporanee e reversibili, di rapporti a tempo pieno in
rapporti a tempo parziale avvenute su richiesta di lavoratrici o lavoratori e giustificate da
comprovati compiti di cura.

Staff leasing e lavoro a chiamata
L’orientamento del Governo è quello di procedere all’abrogazione delle norme previste dal D. Lgs. 276/03 concernenti il lavoro a chiamata (art. 33-40); si attiverà un tavolo di confronto con le parti sociali per esaminare ipotesi di part-time che rispondano a esigenze di attività di breve durata per lavoratori ed imprese. Per le disposizioni relative al contratto commerciale di somministrazione a tempoindeterminato, lasciando inalterata (ed anzi favorendo con incentivi da determinare) la facoltà per le Agenzie di lavoro di assumere lavoratori a tempo indeterminato, si costituirà un tavolo di confronto con le Parti sociali.

Qui sotto alcuni link utili per approfondire la questione:

Sintesi dell’accordo (testo PDF) – fonte: Ministero del Lavoro

Ammortizzatori sociali e condizione femminile – fonte: Ministero del Lavoro

Ecco qualche utile dato che può aiutarvi a capire le novità anche in altri punti del protocollo;

Contratti a termine – il limite massimo di rinnovi dei contratti a termine presso la stessa azienda sarà di 36 mesi (anche non continuativi), oltre i quali o l’azienda giustifica presso la Direzione Provinciale del Lavoro e i Sindacati ogni eventuale ulteriore temporaneità, oppure il contratto diventa automaticamente a tempo indeterminato;

Accesso al credito -verrà stanziato un fondo di 150 milioni di euro spalmato sul triennio 2008/2010 che consentirà ai giovani con “carriere discontinue” di avere accessi al credito a tasso zero per compensare le cadute di reddito;

Ammortizzatori sociali – è previsto lo stanziamento di 700 milioni di euro per aumentare la durata e la platea dell’indennità di disoccupazione;

Condizione femminile – saranno potenziati il lavoro part-time e i servizi per l’infanzia per venire incontro al diritto di lavoro delle giovani donne, in particolare di quelle con figli piccoli.




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