RMI Piemonte: Movimento ecclesiale di impegno culturale (MEIC)

18
Feb

Il progetto Torino è la mia città, promosso dal Movimento ecclesiale di impegno culturale (MEIC), opera da più di 15 anni nel territorio torinese per promuovere l’integrazione delle donne migranti, soprattutto provenienti dal Nord Africa, all’interno del tessuto cittadino.

La dott.ssa Valperga, responsabile del progetto, ci racconta con passione le attività che quotidianamente vengono portate avanti dagli operatori: all’interno di queste la mediazione interculturale- come sottolinea la stessa dott.ssa- rappresenta un aspetto fondamentale e imprescindibile, nonché il primo punto di contatto tra le utenti dei servizi, gli operatori e l’intera comunità.

La mediazione è una componente centrale del percorso di cittadinanza promosso dal MEIC attraverso laboratori, visite guidate alla città, supporto legale e scolastico alle famiglie non italiane. La scelta di concentrarsi e di lavorare principalmente con le donne rispecchia una determinata linea di fondo: attraverso le donne, infatti, si opera sui nuclei familiari, le donne, come ricorda la dott.ssa Valperga, sono le mediatrici naturali all’interno della famiglia. E le donne, al MEIC, non sono semplici utenti o allieve: molte di loro, terminato un particolare progetto, prendono parte a percorsi di formazione che le portano a collaborare attivamente e a supportare altre donne all’interno delle attività del movimento.

Il MEIC potrà dunque apportare alla RETE la sua esperienza decennale nell’impegno sociale e il suo profondo radicamento nel territorio; d’altra parte, la sua collaborazione renderà la struttura più forte e incisiva nella lotta all’emarginazione e all’isolamento che vivono tante donne non italiane in città.

Il lavoro quotidiano e capillare promosso dal movimento in questi anni ha già prodotto risultati notevoli in termini di rapporti di fiducia instaurati, crescita di autostima da parte delle utenti, diminuzione dell’isolamento; tanto lavoro, però, rimane ancora da fare, in quest’ottica, l’inserimento di più attori all’interno della RETE non potrà che essere decisivo per migliorare le condizioni sociali dei migranti.

Rete Mediazione Interculturale Piemonte (link)




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