Rovigo. Convegno su immigrazione e lavoro in Veneto

18
Feb

LAVORO MIGRANTE: REGOLARE, RETRIBUITO, RESPONSABILE – IN VENETO 240 MILA OCCUPATI STRANIERI, PRODUCONO UN DECIMO DEL PIL REGIONALE

Rovigo. Venerdì 23 Febbraio, dalle 9.00 alle 17.00, presso il Centro Universitario di Rovigo (Viale Porta Adige), CGIL Rovigo organizza un convegno su immigrazione e lavoro in Veneto, dal titolo “Lavoro migrante -Immigrazione e occupazione tra opportunità e realtà” .

Per info e iscrizioni scrivere a Dario Pitacco, Cgil-Rovigo:  nidil.rovigo@veneto.cgil.it

L’integrazione parte dal lavoro: a livello regionale gli immigrati contribuiscono al 10% del PIL 1 (13,8 miliardi di valore aggiunto, dati Istat 2016), versano 774 milioni di Irpef e gestiscono oltre 47 mila imprese.

L’evento si inserisce all’interno del progetto Skills2Work, condotto dall’OIM 2 e co-finanziato dal fondo FAMI dell’Unione Europea. Partner dell’iniziativa, la cooperativa Porto Alegre di Rovigo, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Fondazione Leone Moressa, Veneto Lavoro, UMANA S.p.A.
L’impatto economico dell’immigrazione. Gli occupati stranieri in Veneto (Istat, 2016) sono 240 mila. Il Valore aggiunto prodotto dagli occupati stranieri ammonta a 13,8 miliardi di euro, pari al 10,1% del totale regionale: un’incidenza più alta rispetto alla media nazionale (8,9%).
Sul fronte fiscale, i contribuenti nati all’estero rappresentano l’11% dei contribuenti in regione e hanno versato Irpef netta per 774 milioni di euro (MEF, 2016). Il differenziale di reddito medio tra nati in Italia e nati all’estero è di 7.940 euro.

In crescita anche l’imprenditoria: gli imprenditori nati all’estero nel 2016 sono 58.939, in aumento rispetto al 2015 (+2,4%). Le imprese condotte da nati all’estero sono 47.608 (9,7% del totale). Negli ultimi 5 anni le imprese straniere in Veneto sono aumentate (+19%), mentre le italiane sono diminuite (-5,2%). Immigrati in calo, ma più integrati. Gli immigrati residenti in Veneto ad inizio 2017 sono 485 mila, pari al 9,9% della popolazione. Incidenza nettamente più alta rispetto alla media nazionale (8,3%).

Tuttavia, mentre in Italia il numero complessivo aumenta (+0,4%), in Veneto si registra un calo rispetto al 2016 (-2,5%). Calo che però dipende anche dall’aumento delle acquisizioni di cittadinanza italiana, quasi 30 mila in Veneto nel 2016. Le principali nazionalità sono quelle presenti in Italia dagli anni ’90: un quarto degli immigrati in Veneto viene dalla Romania (24,6%, quasi 120 mila unità). Seguono Marocco (46 mila), Moldavia e Albania (entrambe con circa 35 mila residenti). Tra i paesi dell’Est prevalgono le donne, segno dell’importanza del fenomeno badanti.

Secondo Dario Pitacco, responsabile dell’Ufficio immigrazione CGIL Rovigo, “Nella mobilità della migrazione si inserisce la mobilità del mercato del lavoro, mentre rimangono fermi ed immutabili le dinamiche della ricerca esasperata del profitto. In questo contesto, a volte privato dei diritti fondamentali, la debolezza umana delle persone migranti si interseca con le condizioni di sfruttamento insite in certi percorsi occupazionali. I promotori del convegno vogliono offrire al territorio degli strumenti adeguati per poter consegnare ai migranti già regolarmente residenti, ma anche a coloro che arriveranno, una prospettiva di integrazione seria e responsabile che ponga il lavoro regolare, retribuito e nobile come architrave del loro e del nostro futuro.

Nella mobilità frenetica dei tempi moderni, il lavoro rimane unica componente attiva per un proficuo percorso di integrazione.”




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