UE: parte l’anno del dialogo interculturale 2008


Di Gabriella Mira Marq per Osservatorio sulla Legalità e sui Diritti

Domani 8 gennaio a Lubiana, in Slovenia, sara’ lanciato l’Anno europeo del dialogo interculturale 2008. Secondo un recente sondaggio demoscopico dell’Eurobarometro i due terzi degli Europei interagiscono con almeno una persona di una diversa religiose, etnia o nazionalita’ ogni giorno, il che dimostra che l’interazione interculturale e’ una comune caratteristica quotidiana nell’UE. Sebbene secondo l’OSCE e altre organizzazioni internazionali siano in aumento la xenofobia, l’islamofobia e l’intolleranza verso gli Ebrei, secondo Eurobarometro oltre il 70% degli intervistati considera le relazioni interculturali come positive e arricchenti. L’Anno europeo si basa su questo atteggiamento.

Saranno presenti alla cerimonia di presentazione dell’anno per il dialogo il presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso, il primo ministro sloveno Janez Janša, attuale presidente dell’UE e il presidente del Parlamento europeo, Hans-Gert Poettering.

Oggi, inoltre, sempre a Lubiana, si terra’ una conferenza dal titolo “Dialogo interculturale come valore fondamentale dell’Unione europea”, cui parteciperanno i Commissari Ján Figel e Jánez Potocnik. In questa occsione, accademici, pensatori, scrittori, artisti e giornalisti provenienti da molti paesi europei discuteranno le sfide di un’Europa multiculturale e imposteranno il palcoscenico per il lancio ufficiale dell’Anno europeo dei prossimi giorni al castello di Lubiana.

Ancora oggi, una conferenza stampa con Ján Figel e il ministro della Cultura sloveno Vasko Simoniti affrontera’ i temi della cultura, dell’arte, dell’istruzione, della ricerca, dello sviluppo economico sostenibile e dei media, come pure gli aspetti della migrazione, del multilinguismo e delle religioni.

Gli eventi di Lubiana daranno il via ad una moltitudine di attivita’ in tutta Europa, e nel corso di tutto l’anno, che sottolineano l’interazione delle culture, l’approfondimento delle relazioni tra le nazionalità e religioni, attraverso il dialogo e la promozione di un rafforzamento della comprensione, della tolleranza, della solidarietà e del senso di un comune futuro tra i cittadini europei di tutti i ceti sociali.

I principali veicoli per trasmettere il messaggio dell’anno saranno i suoi 27 progetti nazionali e sette progetti pan-europei che coinvolgono persone provenienti da tutti gli Stati membri e toccano una vasta gamma di temi, con il fondamentale apporto della società civile negli Stati membri, regioni e comuni. Allo stesso tempo vi è una forte attenzione alla comunicazione, al fine di propagandare i risultati di queste attivita’. Quindici personalita’ d’ecezione della cultura europea, noti come ‘ambasciatori’ dell’anno fngerano da testimonial della campagna.

A Bruxelles saranno ospitati alcuni eventi chiave, sei grandi dibattiti su temi come l’immigrazione, le minoranze, l’istruzione, le culture e le religioni saranno organizzati con i commissari e ben noti personaggi. Sono inoltre in preparazione concerti sovvenzionati dalla UE e un incontro giovanile sul tema delle relazioni interreligiose.

Parlando della campagna, all’inizio di dicembre 2007 Ján Figel, Commissario europeo per l’Istruzione, la Formazione, la Cultura e la Gioventù ha detto: “Nel 21° secolo l’Europa deve affrontare una nuova sfida: come diventare una societa’ interculturale, sulla base di un rispettoso scambio di opinioni tra individui e gruppi con background culturali diversi, su una base di parità. Vogliamo andare al di là di società multiculturali, dove culture e gruppi culturali convivono semplicemente fianco a fianco: la semplice tolleranza non basta più. Dobbiamo dare un impulso per una vera metamorfosi nelle nostre società, in modo che si possa creare un interculturale in Europa, dove si scambino culture e si interagisca costruttivamente, e dove vi sia rispetto universale per la dignità umana”.




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