Anche a Napoli, annullato bando per mediatori “solo italiani”

18
Feb

Su un ricorso dell’Asgi, il Tribunale di Torino annulla un bando dell’Asl Napoli Nord

Dopo il bando del ministero della giustizia per l’assunzione di Mediatori Interculturali per gli istituti penitenziari, che è stato annullato dal Tribunale di Milano per discriminazione nei confronti dei cittadini comunitari e non-comunitari regolarmente residenti in Italia, tocca a un bando dell’Asl  Napoli Nord essere annullato da una sentenza giudiziaria emessa dal Tribunale di Torino. Sempre protagonista dei due ricorsi, l’Associazione Studi Giudici sull’Immigrazione (ASGI).

I cittadini comunitari e i non comunitari titolari di titolo di soggiorno di lunga durata non possono essere discriminati per l’assunzione in tutte le posizioni lavorative “che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela degli interessi nazionali” (D.P.C.M. n. 174/94). Questo principio adottato dall’Italia in ottemperanza alle direttive europee, spesso ignorato dalle amministrazioni pubbliche e private, è stato riconfermato due volte questo mese per il reclutamento di mediatori Interculturali, da due tribunali italiani.

Il primo, di cui abbiamo parlato in questo sito, è la sentenza del Tribunale di Milano che annullava un bando del ministero della giustizia.

Hospital. Foto – Irene G. Ruiz

Il secondo arrivato in data 12 giugno scorso è l’ordinanza del Tribunale di Torino, di annullare un bando  dell’ASL Napoli 2 Nord. Nell’avviso pubblico di selezione per il reclutamento di 4 Mediatori culturali e linguistici, l’azienda sanitaria aveva limitato l’accesso alle selezioni ai soli cittadini italiani e ai soggetti comunitari residenti in Italia.

l’ASGI, dopo aver segnalato in vano l’anomalia all’amministrazione sanitaria, ha deciso di portare la questione davanti al tribunale di Torino, tramite gli avvocati Roberta Aria, Marta Lavanna e Alberto Guariso. E il tribunale, in tempi relativamente brevi ha di nuovo dato ragione agli avvocati dell’Associazione ASGI che si dimostra ancora una volta una delle più competenti e combattive organizzazioni per il rispetto del diritto degli immigrati e per il contrasto alle discriminazioni.

“L’Avviso pubblico per la selezione di personale esterno per il profilo di mediatore culturale che limita l’accesso ai soli cittadini italiani e ai soggetti individuati dall’art. 38 del D.lgs 165/2001 è discriminatorio in quanto, non trattandosi di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, deve essere consentita la partecipazione di tutti i cittadini di Paesi terzi in possesso di un titolo di soggiorno che consenta di lavorare.”

Speriamo che questo caso sarà la conferma definitiva e che le amministrazioni pubbliche e private si mettano bene in testa che non si possono discriminare i non-comunitari regolarmente soggiornanti per qualsiasi lavoro “che non implica esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri”, e questo vale anche per il lavoro di Mediatore Interculturale.

Fonte: www.asgi.it




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