TAR di Cagliari: NO ai limiti di età per praticare la mediazione Interculturale

Cagliari. Il TAR accoglie il ricorso di una giovane mediatrice contro la Regione Sardegna. Vietato mettere limiti di età specifici per i posti di mediazione interculturale.

Il 12 gennaio 2016, la direzione Generale dell’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro (ASPAL), pubblicava un avviso pubblico: “Per la costituzione di una Lista di mediatori interculturali per servizi di mediazione in ambito sociale, scolastico, sanitario, del lavoro, questure e tribunali”. Il bando era relativo al II° asse del progetto: “Sperimentazione innovativa per la messa a sistema dei servizi di mediazione culturale a valere sul POR FSE 2014 -2020″, il cui obiettivo specifico è la “Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione”. In modo particolare: Linea d’azione 9.1.2 “Servizi sociali innovativi di sostegno a nuclei familiari multiproblematici e/o a persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazione”. (Leggere l’avviso qui).

Il bando è stato chiuso il 31/12/2016 e l’elenco dei candidati mediatori ammessi e non ammessi è stato messo online dopo la delibera della commissione di selezione.

L’avviso pubblicato imponeva, tra i requisiti di ammissione, un’età non inferiore ai 25 anni compiuti e il possesso di un diploma di laurea specifica Classe L12 DM  Una partecipante al bando laureata in “Lingue e culture per la mediazione linguistica” indirizzo “Linguistico interculturale” presso la Facoltà degli studi Umanistici dell’Università di Cagliari). La partecipante fu dichiarata non ammessa con la motivazione:

“… non risulta in possesso del requisito dell’età minima (25 anni) previsto dall’art. 4 dell’Avviso Pubblico…”.

In disaccordo con tale decisione, la giovane mediatrice ha presentato un ricorso presso il TAR Sardegna, chiedendo “l’annullamento del provvedimento” per “Eccesso di potere per manifesta irragionevolezza: in quanto in violazione della normativa in materia di partecipazione ai concorsi indetti dalla pubblica amministrazione sarebbe stato introdotto un elevato limite di età minima in mancanza di obiettive e di imprescindibili esigenze correlate all’attività lavorativa oggetto della selezione.

Il 29 novembre scorso, Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Seconda), si pronunciò in via definitiva a favore della contendente, accogliendo le motivazioni del ricorso e ordinando l’annullamento del provvedimento impugnato. In più della condanna dell’ASPAL al pagamento in favore della ricorrente delle spese del giudizio.

Con questa sentenza, il TAR di Cagliari stabilisce che non è legale limitare l’età di ammissibilità alla professione di Mediatore Interculturale al di sopra o al disotto dei limiti legali riconosciuti per la maggior parte dei mestieri. In accordo con la legge in vigore (articolo 3, comma 6, della legge 27/97) che esclude limiti di età per la partecipazione a concorsi indetti da pubbliche amministrazioni, salvo deroghe. E le sole deroghe ammesse sono quelle dettate da regolamenti delle singole amministrazioni, se correlate alla natura del servizio o ad alcune sue necessità oggettive.

Leggere la sentenza del Tar
.

Altri correlati