Norme di riferimento
La Provincia autonoma Trento, con D.G.P. n. 581/2008, definisce la figura professionale del mediatore culturale, riconosciuta nell’ambito delle professioni sociali.
Contesti operativi del mediatore interculturale
All’articolo 8 “Mediatore interculturale”, comma 1, dell’Allegato, si afferma che “il mediatore interculturale è una persona che provvede, secondo quanto stabilito dal protocollo di accoglienza, a facilitare e supportare nell’istituzione scolastica e formativa provinciale: la prima accoglienza dello studente; la relazione tra scuola e famiglia; la realizzazione di interventi e progetti interculturali”.
Modalità di conseguimento della qualifica professionale di mediatore interculturale
Il MIC deve possedere la padronanza della L1; possedere una competenza certificata in italiano corrispondente al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e avere vissuto un percorso di migrazione; possedere un titolo di studio universitario oppure aver frequentato un percorso scolastico di almeno 12 anni, con relativo titolo di studio; aver frequentato almeno 150 ore di formazione sulla mediazione interculturale in ambito scolastico e formativo, organizzata dalla Provincia.
Percorsi universitari dedicati alla mediazione interculturale
Per quanto riguarda i percorsi universitari dedicati alla mediazione interculturale, presso l’Istituto Universitario per Mediatori Linguistici di Trento (già Istituto Universitario per Interpreti e Traduttori) è attivo il corso di laurea triennale in “Mediazione linguistica” che prevede piani formativi incentrati sulla specializzazione nelle lingue straniere.