Il mediatore interculturale deve possedere sia le competenze specifiche della figura professionale – la funzione di tramite tra i bisogni espressi dalla persona e il contesto di residenza - sia una buona conoscenza delle strutture assistenziali e dei servizi socio-sanitari in Italia.
Progetti: Ambulatori Mobili, Poliambulatori, Sportelli informativi
Tipo di collaborazione: retribuita – 3 mesi (con possibilità di rinnovo)
Lingua richiesta: Italiano e almeno altre 2 lingue straniere
I progetti nei quali il mediatore può essere chiamato a lavorare sono:
AMBULATORI MOBILI: diverse località in Italia;
POLIAMBULATORI: Marghera (VE), Palermo (PA), Polistena (RC), Napoli (in fase di avvio);
SPORTELLI INFORMATIVI: Catania, Messina, Ragusa, Sassari e altre località in Italia.
Il ruolo richiede capacità di adattamento a orari flessibili e carichi di lavoro anche intensi o in condizioni di stress. I team sono composti da diversi professionisti alcuni dei quali operano a titolo volontario (e non retribuito) in affiancamento e supporto allo staff.
Il mediatore e gli altri membri del team di Emergency si devono confrontare costantemente al fine di valutare al meglio la modalità di presa in carico o comunque di gestione del paziente o della persona assistita.
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