Fake news, Hate speech Media e Social Media

Formazione AMMI: Progetto #IoRispetto: “Formazione “Hate spech”per Mediatori Interculturali Torino ottobre 2018

Modulo : “Fake news, Hate speech Media e Social Media”

Introduzione: Media e social media All’origine dei mass-media

Forme primitive:
Mass media moderni:
Mass media, informazione e potere
I social media e l’illusione della democratizzazione dell’informazione

Fake news e hate speech, . Cosa sono e come funzionano «Hate speech», o discorsi di incitamento all’odio: Fake news o bufale
Alcune teorie dietro a Hate speech e fake news Tipi di fake news

Gli obiettivi:

La forza della ripetizione
Non solo Hate speech: Altri modi di fare discriminazione mediatica
Introduzione: Media e social media Medium = mezzo; plurale = media

Mezzi di comunicazione:
1 ——-> 1 =
1 ——-> molti =
molti <—-> molti = All’origine dei mass-media Forme primitive:

disegni murali, Strilloni, annunciatori, messaggi di fumo, tamburi …

Mass media moderni:
Tipografia: 1448, Johann Gutenberg (Magonza – Mainz). Primo libro stampato: Bibbia a 42 linee.

Giornale: Il 1° giornale periodico “Resoconto di tutte le notizie importanti e memorabili » di Johann Carolus. Strasburgo, 1609. Differiva dai coevi fogli d’informazione perche? usciva ad intervalli regolari, di solito una o due volte alla settimana.

Radio: Guglielmo Marconi 1901 primo segnale radio attraverso l’Atlantico. 1920 la stazione Marconi di Chelmsford (Cornovaglia) : 1° servizio radiofonico della storia.

TV: La televisione inizia nel 1928 (USA) e nel 1929 in europa. Segnale analogico terrestre (Onde radio). via cavo dal 1948 e via satellite dal 1974.

Internet: 1. Rete Arpanet, Progetto militare US (1969), World Wide Web: Berners Lee CERN (Ginevra) (1991)

Internet e? una rete ad accesso pubblico che connette vari dispositivi o terminali in tutto il mondo. Attualmente principale mezzo di comunicazione di massa che offre all’utente una vasta serie di contenuti potenzialmente informativi e di servizi. Riassume tutti i mass media tradizionali e ne ha introdotto altri finora sconosciuti.

Web 2.0: per Web 2.0 si intende la fase del Web, successiva al Web 1.0, caratterizzata dalla possibilita? degli utenti di interagire e modificare i contenuti delle pagine web online. (2004)

Social media: Sono piattaforme virtuali nate grazie alle innovazioni Web 2.0. Sui social media l’utente non e? piu? solo ricevitore di informazioni ma puo? essere emittente e ricevitore nello stesso tempo.
Queste sono le piattaforme piu? diffuse:
media
mass media social media
Facebook: la piu? diffusa: Piattaforma generalista (testo, immagini, video, audio, link…) Twitter: Testi brevi + video, immagini e link
Youtube: Piattaforma di condivisione di video,
Instagram: Piattaforma di condivisione di immagini,

LinkedIn: Piattaforma di scambi professionali, ricerca lavoro, ricerca collaboratori, aggiornamenti professionali, corsi…
Wordpress: Piattaforma per blog.
Flickr: Piattaforma di diffusione di fotografie

Vimeo: piattaforma di diffusione di video …

Mass media, informazione e potere

Nei mass media tradizionali (fino all’invenzione di Internet) il rapporto tra Mezzi di informazione di massa e potere (politico, militare e/o economico) erano strettamente legate.
La realta? narrata dai mezzi di informazione non e? cio? che e? successo ma cio? che chi ha il potere vuole farci vedere. La storia e? scritta dai potenti. Ad esempio, della guerra di Troia, noi conosciamo solo la versione di Omero. Cronista dei vincitori. Quella dei vinti e? andata persa nel dimenticatoio della storia.

I social media e l’illusione della democratizzazione dell’informazione

L’arrivo di Internet, soprattutto nella versione 2.0, ha portato la pubblicazione di informazioni a un costo molto basso. Non uguale a zero, comunque. Non dimentichiamo che una buona parte del mondo non ha ancora accesso a internet.
Chiunque ha un computer, una buona connessione e un minimo di alfabetizzazione sull’uso di internet e delle piattaforme sociali e? in grado di produrre informazioni, immagini, video e testi che dal momento della loro pubblicazione sono visibili da tutti.

Questo rende Internet il mezzo piu? libero mai inventato finora. Ma questo non basta per spianare le differenze tra potenti e semplici cittadini. In effetti, i documenti pubblicati su Internet sono (potenzialmente) visibili a tutti. Ma la diffusione e? molto difficile. Per avere piu? visibilita? ci vogliono soldi, tecnologia, personale… Molto spesso anche quando il piccolo utente riesce ad avere visibilita?, e? perche? i suoi contenuti rispondono a logiche di marketing commerciale o politico dettati da altri piu? potenti e piu? attrezzati.
Fake news e hate speech, Cosa sono e come funzionano

«Hate speech», o discorsi di incitamento all’odio:

“Hate speech” designa qualsiasi forma di espressione pubblica di odio o appello alla discriminazione o alla violenza.
Discorsi pubblici diffusi:
– sui mezzi d’informazione di massa

– Scritti, audio o audiovisivi,
– striscioni e cori nelle manifestazioni politiche, culturali e sportive,
– opinioni e commenti pubblicati sui nuovi media sociali: blog, social network, forum…

Il temine “hate speech” nasce verso gli anni 20 negli stati Uniti, con i primi testi legislativi che tentavano di limitare la diffusione dei discorsi razzisti nei confronti dei neri e degli ebrei.

Gordon Allport, in «The Nature of Prejudice» (1954), definiva le “antilocution” (parole contro) il livello primario dell’azione razzista.

Allport scale (la scala di Allport): 1. Antilocution ; 2. Avoidance ; 3. Discrimination ; 4. Physical Attack ; 5. Extermination.

Fake news o bufale
Fake news (notizie fasulle o «bufale»): indica informazioni inventate, ingannevoli o distorte,

pubblicate con intenzione di disinformare o diffondere false notizie (bufale)

Alcune teorie dietro a Hate speech e fake news

1. I complotti. ebraico e/o massonico, gli illuminati, L’invasione islamica / islamizzazione dell’Europa e del mondo. Nel mondo islamico c’e? il complotto delle altre religioni e degli atei contro l’Islam … Ogni estremismo religioso, politico, culturale… ha una sua teoria del complotto. (la cultura della vittima e? una delle basi del razzismo («Noi» non attacchiamo mai, ci difendiamo o ci vendichiamo dall’ostilita? degli altri. e? sempre colpa degli altri),

2. Superiorita? di certe razze su altre / superiorita? di certe culture.

3. “Piano Kalergi”: Genocidio programmato dei popoli europei (dei bianchi). Sostituirli con una “razza meticcia” a “dominante negroide” , “piu? ignorante, piu? sottomessa”. Obiettivo del piano? La supremazia degli Ebrei sul mondo. sempre li? siamo.

* del nome di un politico britannico che ne sarebbe l’ideatore secondo la teoria, punta a sostituire la “razza europea” attraverso l’immigrazione di massa, i flussi di rifugiati, la bassa natalita? dei bianchi ottenuta distruggendo la famiglia attraverso la liberazione delle donne e incoraggiando il libertinaggio e l’omosessualita?. La teoria del « Piano Kalergi » e? un appoggio teorico che sta
dietro razzismo di stampo suprematista bianco, ma rafforza anche la cultura del sessismo, e dell’omofobia…

Tipi di fake news

– Collegamento ingannevole: quando titoli, immagini o didascalie differiscono dal contenuto.

– Contenuto ingannatore: quando il contenuto viene spacciato come proveniente da fonti realmente esistenti.

– Contenuto falso al 100%: quando il contenuto e? completamente falso, costruito per trarre in inganno.

– Contenuto manipolato: quando l’informazione reale, o l’immagine, viene manipolata per trarre in inganno.

– Manipolazione della satira: quando il contenuto satirico viene utilizzato per trarre in inganno. Ad esempio per rafforzare un pregiudizio o una fake news precedente.

– Contenuto fuorviante: quando si fa uso ingannevole dell’informazione per inquadrare un problema, un gruppo o una persona.

– Contesto ingannevole: quando il contenuto reale e? accompagnato da informazioni contestuali false.

Gli obiettivi possono essere:

propaganda, profitto,
influenza politica. interesse particolare, odio…

Esempio:

L’osservatorio dei media di Pavia in una ricerca comparativa sull’uso delle notizie di Cronaca nera tra Italia e altri paesi dell’Europa Occidentale, ha sottolineato come nel 2007, a favore di una campagna elettorale tutta centrata sulla sicurezza, l’aumento notevole di numero di notizie di cronaca nera su tutti i media ha portato alla crescita dell’importanza delle questioni di sicurezza tra i cittadini superando quelle del benessere, del lavoro…
La forza della ripetizione

Le campagne d’odio e di disinformazione si basano spesso sulla ripetizione di semplici concetti, pregiudizi, cliche?… ripetuti all’infinito. fino a diventare sottintesi nei discorsi, immagini, video…

Esempi.
1. Neri = scimmie . Alla fine basta il lancio di una banana per evocare nella mente del pubblico questo concetto.
Qui l’immagine del giocatore Dani Alves che risponde con l’ironia al lancio di una banana, mangiandola.

2. Migranti / profughi = violentatori
In Germania: Angela Merkel = protettrice dei Migranti / profughi cioe? dei violentatori
In Francia: e? la Christiane Taubira (promotrice della legge « Matrimonio per tutti ») il bersaglio preferito dei razzisti, sessisti, omofobi… Qui sotto la copertina di una rivista (Minute). Una semplice foto (con la posizione della bocca scelta accuratamente) e il titolo (Furba come una scimmia: Taubira ritrova la banana), tutti i pregiudizi razzisti e sessisti in un discorso apparentemente privo di insulti.
In Italia sono principalmente l’ex ministra dell’integrazione Ce?cile Kyenge e l’ex presidente della Camera Laura Bordini che hanno avuto su di loro tutta la forza dei pregiudizi razzisti/sessisti.
Non solo Hate speech: Altri modi di fare discriminazione mediatica
1. la diversa “notiziabilita?”:

I media non raccontano cio? che succede nel mondo. Raccontano cio? che scelgono in quello che succede. La diversa notiziabilita? e? quando un membro di una minoranza fa una cosa e finisce sul giornale (Tg, Rg…) mentre le stesse cose commesse da persone della maggioranza sono ignorate.

2. I titoli (centralita? dell’origine etc.),

Es. Marocchino arrestato… , Rom ruba….

3. gli accostamenti e l’iconografia,

Le immagini scelte per illustrare un articolo, gli altri articoli che circondano il primo articolo.
Es. Un articolo sulla questione delle nuove norme in materia di permessi di soggiorno, circondato da articoli di cronaca nera, con immigrati coinvolti….

4. Tipologia di notizie (nera),

Il fatto che le persone appartenenti a minoranze stigmatizzate, appaiono nel 99% dei casi solo in notizie negative: cronaca nera prevalentemente.

5. Le fonti,

Il fatto che le fonti utilizzate per parlare di immigrazione o altre minoranze siano fonti legate alla gestione della sicurezza (forze dell’ordine…) , il fatto che le minoranze non siano mai ascoltate anche su questioni che li riguardano….

6. L’uso di stereotipi e di pregiudizi… 7. Il linguaggio, il tono…
Riferimenti Sito – bibliografici

Libri:

La natura del pregiudizio (The nature of prejudice) Gordon W. Allport. La Nuova Italia, 1973
Il razzismo. Pregiudizi, teorie, comportamenti. Pierre-Andre? Taguieff. Cortina Raffaello, 1999
Parole e potere. Liberta? d’espressione, hate speech e fake news. AAVV. EGEA, 2017
Come imparare a riconoscere il falso in rete. Carlo Bianchini Editrice Bibliografica, 2017
A multi-dimensional approach to disinformation. European Commission, testo pieno: http://

ec.europa.eu/newsroom/dae/document.cfm?doc_id=50271.
Razzisti a parole (per tacer dei fatti) Faloppa Federico, 2011, Laterza
Parole contro. La rappresentazione del «diverso» nella lingua italiana e nei dialetti. Faloppa

Federico, 2004, Garzanti Libri
Lessico e alterita?. La formulazione del «Diverso». Faloppa Federico, 2000, Edizioni dell’Orso
Le parole che escludono, Lessico del razzismo democratico. Giuseppe Faso. Derive e Approdi,

2010
In che razza di societa? vivremo?: l’Europa, i razzismi, il futuro. Laura Balbo. Pearson Italia

S.p.a., 2006
Globalizzazione, neorazzismo e scontri culturali. David Del Pistoia. Armando Editore, 2007
Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (PDF):

https://www.admin.ch/opc/it/classified-compilation/19650268/201302080000/0.104.pdf

Siti:
Prospettive-altre: Dossier: “Hate speech”, i discorsi d’odio. http://www.prospettivealtre.info/ 2016/02/dossier-hate-speech-i-discorsi-dodio/
Cronache di ordinario razzismo: http://www.cronachediordinariorazzismo.org/links/
Il razzismo e? una brutta storia: http://www.razzismobruttastoria.net
“No hate speech” http://www.nohatespeech.it/
Progetto Silente hate specch: http://www.silencehate.eu/
Carta di Roma (codice deontologico per giornalisti): https://www.cartadiroma.org/
Bufale.net ( https://www.bufale.net/home/) e Butac.it (http://www.butac.it/) : siti di debuncking (smontare le notizie false)

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