La famiglia come fonte di stabilità e sostegno verso la cittadinanza

Educazione Interculturale: Famiglia e scuola per costruire insieme
Dialogo e percorsi di cittadinanza  9 ottobre 2010, dalle ore 9.00 alle ore 16.00
Gruppo Abele, Fabbrica delle “e” – corso Trapani 91/b – Torino    Negli ultimi due anni, nonostante la crisi economica ed occupazionale che si vive nel nostro Paese, i flussi migratori non si sono arrestati e l’immigrazione si è trasformata da fenomeno individuale a fenomeno familiare avviando processi di maggiore stabilizzazione sul territorio italiano.

Nel 2009 i cittadini stranieri residenti a Torino erano 124.200 e rappresentano circa il 13,6%, un incremento dello 0,9% rispetto all’anno precedente e dell’1,8% rispetto al 2007. 52.650 erano i nuclei con capofamiglia straniero (nel 2008 erano 50.303, con un aumento del 4,5%) e costituiscono l’11,9% del totale nuclei residenti a Torino.

La Circoscrizione 3, la più popolosa della Città di Torino, è la quarta per presenza di cittadini stranieri con 15.574 persone che rappresentano l’11,8% della popolazione locale.

Le prime cinque nazionalità di provenienza presenti tra i cittadini stranieri della città di Torino sono: rumena, marocchina, peruviana, albanese e cinese

Gli studi sull’immigrazione sottolineano l’importanza della famiglia da un lato come rete di relazioni che connettono il Paese d’origine con quello di arrivo, favorendo, almeno in un primo momento la possibilità di trovare casa e lavoro; dall’altro come indicatore, per quanto embrionale di inserimento e stabilità. Anche in termini di inserimento, di inclusione nel Paese di arrivo la rete familiare, la convivenza con il coniuge e con i figli sembrano influire  positivamente. Per molte persone, uomini o donne, arrivati da soli nel nostro paese per lavorare e per offrire un futuro migliore alla propria famiglia, il ricongiungimento familiare diventa un punto di arrivo per il quale, a volte, si lavora per anni. Un ricongiungimento che non sempre è facile, non solo in termini economici o burocratici, ma anche nei vissuti dei figli e dei coniugi che si ricongiungono. Le famiglie straniere, però, vivono spesso, a causa della lingua e dei ritmi di lavoro, una situazione di relativo isolamento sociale e di allontanamento dalle reti primarie. Nonostante la tendenza a mantenere relazioni e rapporti sociali con i connazionali, tali famiglie sperimentano, nella socialità, livelli elevati di segregazione rispetto alle famiglie italiane e livelli più forti di isolamento dalle reti parentali che spesso permangono nel Paese d’origine.
Queste considerazioni ci portano a dire che pensando a politiche attive di inclusione dei nuovi cittadini uno degli obiettivi fondamentali è quello di costruire politiche familiari attente all’inserimento nella rete territoriale della famiglie straniere, attente a costruire reti tra famiglie italiane e straniere per offrire a queste ultime una migliore qualità della vita.
Il seminario sull’Educazione Interculturale del 9 ottobre e le serate di incontro e di festa dell’8 e del 9 ottobre, di cui alleghiamo il programma, rappresentano la parte conclusiva di questo percorso. Sono organizzate insieme dal Gruppo Abele e dalle tante associazione delle diverse nazionalità che hanno partecipato al progetto (Movimento Diaspora Aliata Cristiana, Associazione Al Maghreb, Centro Cultural Peruano de Turin, Associazione socio-culturale italo-cinese ZHI SONG, Associazione Culturale Italo-Albanese Vatra, Associazione Comunità cattolica albanese MADRE  TERESA  di TORINO, Associazione Zeri I Arberit, Associazione Mi Perù, Associazione Arcobaleno Onlus, Idee Migranti Onlus, Consolato generale del Regno del Marocco a Torino, Associazione Fratellanza), con il contributo della Circoscrizione 3 nell’ambito del progetto “Una rete per le famiglie” della Città di Torino, realizzato con fondi della regione Piemonte e della Fondazione CRT. Prevedono, insieme alla presenza di esperti italiani – Renato Bertolino e Graziella Favaro – e delle diverse nazionalità (Padre Lucian Rosu, Hicham Elfarji, Anamaria Skanjeti, Walter Marin, Gu Ailian e Marina Panarese) stand di prodotti tipici e gastronomici e l’intervento di musicisti e danzatori italiani e stranieri. Un momento che vuole essere di vero incontro e scambio tra persone e culture. Vi aspettiamo numerosi.

Per informazioni e iscrizioni al Convegno:
Gruppo Abele, Progetto Genitori e Figli,
Tel. 011-3841083  e-mail genitoriefigli@gruppoabele.org
Durante il Convegno sono previsti laboratori per i bambini.




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