La Regione Sicilia riconosce il profilo del Mediatore Interculturale

18
Feb

La Regione Sicilia inserisce il profilo del mediatore interculturale tra le qualifiche regionali, ha annunciato ieri l’Assessorato all’Istruzione e alla Formazione Professionale della Regione, in un comunicato.

La professione del mediatore interculturale è stata approvata e inserita nel Repertorio delle Qualificazioni della Regione Sicilia. E’ ciò che risulta dal decreto firmato da Roberto Lagalla, l’Assessore all’Istruzione e alla Formazione Professionale della Sicilia.

“E’ una figura professionale indispensabile per la società multiculturale nella quale viviamo , per garantire coesione sociale e pari opportunità, attraverso processi di integrazione e accoglienza, graduali e assistiti”, ha spiegato Roberto Lagalla sul sito ideasicilia.it.

La mediazione interculturale oggi, indispensabile

“La mediazione interculturale è certamente, oggi più che mai, indispensabile per la rimozione delle barriere culturali, linguistiche e per la salvaguardia dei diritti e dei doveri, come per l’accesso ai servizi pubblici e privati della popolazione di immigrati”, ha spiegato ulteriormente Lagalla.
L’Assessore vede nella figura del mediatore interculturale un sostegno alle famiglie immigrate per la decodificazione dei loro bisogni, passaggio fondamentale per il loro inserimento sociale.
“Il sostegno agli immigrati, alle famiglie e alle associazioni deve avvenire prioritariamente attraverso un operatore sociale che ne sappia interpretare i bisogni, per favorirne l’inserimento sociale e il dialogo con le istituzioni, nell’osservanza dell’ordinamento italiano”, ha concluso l’Assessore Roberto Lagalla.

Il decreto dell’Assessorato all’Istruzione e alla Formazione Professionale è in corso di pubblicazione​ nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia.




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