La storia di Soukaina, studentessa ad Asti

18
Feb

Giovane donna italo-marocchina, musulmana che ama la libertà

Mi chiamo Soukaina, ho 18 anni e frequento il corso di moda in una scuola professionale di Castigliano. Mi sento molto fortunata perché posso studiare e, grazie allo studio, costruire il mio futuro.

A scuola ho imparato prima di tutto a conoscere meglio me stessa e a non giudicare gli altri secondo le apparenze, come spesso l’istinto ci spingerebbe a fare. Ho imparato il valore del dialogo, che presuppone sempre l’ascolto dell’altro. Ho anche sperimentato la fatica di questo dialogo e ho dovuto affrontare le chiusure e i pregiudizi nei miei confronti. Ho capito il significato di essere donna indipendentemente dal modo di vestirsi, di apparire.

Ho cercato di illustrare il mio percorso attraverso due disegni.

Nel primo, “Donna velata”, ho voluto rappresentare quella donna che si nasconde in ciascuna di noi, che spesso viene soffocata dall’ipocrisia, dai pregiudizi e dagli stereotipi di tutte le società. Nella mia rappresentazione il velo non è un simbolo islamico, ma indica la rete che ci avvolge e che ci toglie la libertà di essere. Al contrario il velo, per la donna mussulmana, può essere un punto di forza, perché indica appartenenza. La scuola mi ha permesso di aprire la mia mente, di incontrare altre ragazze come me e con loro confrontarmi.

Nel secondo, ho voluto rappresentare due donne apparentemente diverse, ma che in realtà costituiscono un’unica donna con valori e aspirazioni che possono perfettamente convivere tra di loro. E’ la donna nella quale , io, mi riconosco e alla quale sto arrivando attraverso un processo non sempre facile, ma che mi fortifica.

E questo percorso interiore, che mi ha portata a essere quello che sono, lo devo ai miei genitori che hanno intrapreso un viaggio alla ricerca di nuovi orizzonti…

Mi voglio rivolgere a tutte le ragazze che come me stanno attraversando un periodo importante della loro vita, voglio invitarle a riflettere sull’importanza della cultura come mezzo per emanciparsi, voglio ricordare loro di non lasciarsi distrarre da cose inutili, da mode che ci costringono in scatole chiuse illudendoci di essere libere.

Rivendichiamo, amiche italiane e straniere, il valore della diversità, non come muro, ma come un ponte che abbracciando ci unisce e oltre il quale, possiamo sognare la società di domani.

Soukaina Kaab




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