L’Europa e l’Italia, un confronto dell’immigrazione irregolare secondo l’OCSE
Come ogni anno, la più prestigiosa organizzazione statistiche del mondo, l’OCSE, ha presenta pochi giorni fa, un rapporto con le stime probabile sulla presenza delle persone clandestine al mondo. Tra i numeri fa parte anche un analisi del fenomeno dell’impiego di lavoratori senza un regolare permesso di soggiorno e ricerche che raccontano il fenomeno dell’immigrazione irregolare.
Per raccontare quanto è estesa l’immigrazione illegale nel mondo e in Italia nello specifico, si procede in tre modi: contarli quanti sono ,provare a calcolare la densità rispetto all’intera popolazione, e la terza, di tracciare una linea nel tempo per capire come sono cambiate le cose negli ultimi anni.
Per restare nel nostro caso specifico, in Italia, le cifre oscillano da un minimo di 279 mila a un massimo di 461 mila. Invece secondo le stime più recenti della Fondazione ISMU per l’anno 2017, gli stranieri senza un valido permesso di soggiorno sarebbero 491 mila. Gli immigrati illegali sarebbero quanto nella media europea.
La parte di immigrazione non regolare sul totale risulta minore invece, in Francia, Germania ce Spagna, e maggiore in Olanda, Portogallo e Regno Unito.
Se prendiamo in considerazione il secondo mondo di valutare le stime, cioè nel calcolare la densità rispetto le altre popolazioni, per l’Italia il valore è 0,1 punti percentuali superiore alla media europea, leggermente superiore ai francesi e i tedeschi i un po’ minore rispetto a Spagna e Regno Unito.. Veniamo superati per poco dal Portogallo e Svizzera.
Con il terzo modo, gli analisti hanno provato a tracciare una linea nel tempo per capre se e come sono cambiate le cose negli ultimi anni. I dati disponibili qui, sono meno disponibili calcolando anche i dati arrivati dalle autorità che gestiscono l’immigrazione ( questura per esempio). In 28 paesi europei le stime raccontano una cifra tra 429,050 a 669.575 nel 2014, e con un salto fortissimo di oltre 2 milioni nel 2015. Un incremento ” dovuto alla volontà degli stati europei di affrontare le migraioni irregolari e contenere la crescita nel superamento illegale dei confini causata dalla crisi umanitaria del 2015. Nel contesto europeo significa un’enorme sovrastima del fenomeno perché coloro che richiedono protezione internazionale smettono di essere irregolari” finché il loro caso non viene analizzato dalle autorità.. Succede che a volte le stesse persone vengono numerate anche due volte..
La Grecia è il paese in cui si è passati da circa 70 mila a oltre 900 mila casi.
In Italia al contrario esso si è ridotto nel tempo, e dal 2011 oscilla fra i 20 e i 30 mila casi, quando per esempio nel 2008 erano più del doppio.
Il rapporto dell’OCSE si concentra sul caso di Lombardia prendendo come riferimento i dati della Fondazione ISMU, come una regione che ospita il maggior numero di immigrati. ( diversità tra le persone con il permesso di soggiorno ma che lavorava in nero e una parte che lavorava in bianco usando documenti falsi).
Le condizioni del cambiamento dipendono anche dai paesi di provenienza. Fra chi proviene da nazioni UE dell’est, circa uno su dieci di avere un lavoro irregolare. Altre persone dell’est, non dall’UE dicono di avere un impiego in nero e la metà delle volte non hanno un valido permesso di soggiorno.
Gli immigrati dall’Africa subsahariana che risiedono regolarmente , ma lavorano in nero.
Nonostante i questi dati che ci informano, resta di fatto che nulla è preciso, quindi è difficile avere dei dati precisi, ma si stima sempre che i numeri reali siano sempre maggiori.
Fonte: infodata.ilsole24ore.com http://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/07/14/immigrazione-irregolare-quanti-clandestini/
1- OSCE: Organizzazione per la Cooperazione e lo viluppo economico con la sede centrale a Parigi.
2- Fondazione ISMU: Iniziative e Studi sulla Multietnicità.