Libri. Mediare tra culture.

18
Feb

Il ruolo del mediatore interculturale…

Uscirà nell’aprile del 2018, per le edizioni Franco Angeli, il libro “Mediare tra culture. Il ruolo del mediatore interculturale tra inclusione sociale e promozione delle diversità”. Un volume scritto a più mani e curato da Guido Lazzarini e Tiziana Stobbione. Uno strumento fondamentale per capire l’evoluzione del ruolo e della figura del Mediatore Interculturale nella società odierna.

Mediare tra culture - CopertinaIl volume di 160 pagine, si appre su una Prefazione di Monica Cerutti (Assessora alla Assessore alle Pari opportunità, Diritti civili e Immigrazione della Regione Piemonte), Una Introduzione di Francesca Bagnara. E poi diviso in due parti, suddivise a loro volta in varie sezioni.

PARTE PRIMA.  Dalla multiculturalità alla interculturalità

Sezione I: Ruolo strategico della mediazione di Guido Lazzarini

Sezione II: Professione mediatore interculturale (MI),
un’ indagine sociologica in Piemonte di Paola Lazzarini

Sezione III: La mediazione interculturale per una società inclusiva e rispettosa delle diversità di Guido lazzarini

PARTE SECONDA. La mediazione interculturale in Piemonte

Sezione I: Avvio e affermazione della mediazione interculturale

Sezione II: Contenuti formativi di base

Sezione III: Progetti di sostegno della professione

Il volume si chiude, in fine,  su una ricca bibliografia di riferimento.

Scherda libro:

Mediare tra culture. Il ruolo del mediatore interculturale tra inclusione sociale e promozione delle diversità, a cura di G. Lazzarini, T. Stobbione,  Editore: Franco Angeli. Collana: Innovation Creativity Setting.  2018. Pagine: 160. ISBN: 8856839873  (Cliccare qui per prenotare il libro online)

Nota dell’editore:

L’approccio multiculturale, che intendeva porre ogni cultura sullo stesso piano, è diventato ben presto una ideologia che ha comportato la separatezza delle minoranze all’interno di una società frammentata. Non è sufficiente riconoscere pari dignità se poi l’indifferenza relazionale tra chi è concretamente obbligato a vivere a stretto contatto dà origine a sentimenti ostili e di paura per la propria incolumità personale e identità culturale. Oggi la cultura, come in passato la natura, rischia di chiudere a priori i gruppi e gli individui sulla base della loro origine e di una genealogia intesa come immutabile e fissa. Occorre un nuovo contratto sociale basato su una dialettica in cui la diversità tra rappresentazioni, valori e libertà di comportamento sia in relazione fra le diverse culture presenti: è l’approccio interculturale. In tale contesto, la mediazione interculturale assume un ruolo fondamentale per migliorare la comunicazione, facilitare l’accessibilità ai servizi, risolvere i conflitti, provocare cambiamenti negli operatori pubblici e nelle pratiche burocratiche. Il volume dà conto di un’indagine qualitativa su giovani di seconda generazione, per cogliere gli sviluppi propri dell’intercultura, e della visione dei mediatori interculturali, come operatori di dialogo tra culture. La complessità del percorso di integrazione richiederà sempre più interventi coordinati in futuro, che tengano conto delle diverse esigenze in un’ottica di lungo periodo per evitare che si creino sacche di emarginazione e risentimento: in questo quadro il mediatore interculturale si configura come “esperto in integrazione” e va collocato al centro degli interventi diretti ai migranti, non alla loro periferia.

 




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