“Studi per una terapia transculturale”. Di Alfredo Ancora
Molto spesso i mediatori interculturali sono chiamati ad assistere psicologi, psicoterapeuti e psichiatri nella loro missione di salute mentale con immigrati, profughi e richiedenti asilo.
La diversitą culturale pone al professionista delle situazioni, dei processi e dei problemi mai incontrati in precedenza. La presenza del Mediatore aiuta a superare certi limiti, certe difficoltą. Ma non tutti.
Questo lavoro utile sia a operatori della salute mentale sia a mediatori, per condividere esperienze, ricerche e risultati nel campo della salute mentale applicato nel campo dell’accoglienza e dell’inclusione sociale.
Scheda libro:
Titolo: Verso una cultura dell’incontro.
Sottotitolo: Studi per una terapia transculturale
Autore: Alfredo Ancora
Editore: Franco Angeli
Anno pubblicazione: 2017
Pagine: 306
Descrizione
Questo lavoro č destinato a operatori della salute mentale – infermieri, psicologi, assistenti sociali, psichiatri – che lavorano sul territorio quotidianamente in strutture deputate alla cura e all’accoglienza.
Le proposte teorico-pratiche qui presentate offrono un aiuto a chi si sente un “po’ spaesato” di fronte a un rifugiato, richiedente asilo, migrante, che talvolta mette in difficoltą le griglie conoscitive a cui si č normalmente abituati.
Vengono qui riportate ricerche ed esperienze sul campo, per dotare l’operatore del III° millennio di un pensare/agire transculturale capace di rispondere a realtą sempre pił complesse con cui viene a contatto. Attraverso la descrizione di storie individuali, di coppia e di gruppo si vuole proporre un diverso posizionarsi nel processo d’osservazione, sulla scia di George Devereux e Gregory Bateson. Verso una cultura dell’incontro č una direzione nel processo di cambiamento con persone, non con nuove categorie.
Il processo di cura diviene allo stesso tempo un viaggio di conoscenza e di aiuto, facendo leva anche su risorse dell’operatore mai esplorate, entusiasmi e curiositą perdute. Come ci suggerisce Ramon Panikkar infatti: “La conoscenza senza amore č calcolo, non č vera conoscenza, manca il rapporto di intimitą e di prossimitą con la cosa conosciuta…”.
Alfredo Ancora, psichiatra e psicoterapeuta, č membro dell’International Society for Academic Research on Shamanism (ISARS). Fra le sue pubblicazioni per i nostri tipi ricordiamo La consulenza transculturale della famiglia (2000, tradotto da l’Harmattan, Paris, 2010, e da Nova Science, New York, 2011) e I costruttori di trappole del vento (2006). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Etnopsicoanalisi complementarista di G. Devereux (2014), di Counseling e psicoterapia con arabi e musulmani di M. Dwairy (2015) e di Psichiatria e culture di Julian Leff (Casale Monferrato, 1992, 2008).
Con il contributo di: S. Tarallini, A. Caldarelli, T. Borgese, F. Chianese, C. Ricciardi, R. Finco, M. Jacoub, M. Cherubini, M. Caporale, S. Morrone, F. Posabella, D. Calzoni, A. David, W. Ielasi, D. Quaresmini, V. Tanghetti V. Fabbri, L. Liberati, T. Masuri.
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