Una delle questioni più complesse nel lavoro con le popolazioni immigrate è quella dei figli. Quelle che in gergo tecnico si chiamano le “seconde generazioni”. I figli non hanno scelto di partire. O sono stati trascinati da piccoli o sono nati nel paese ospitante i genitori. Sono figli di un progetto che non è il loro e devono affrontare molti problemi legati sia alla situazione sociale e famigliare che alle loro culture d’appartenenza: quella d’origine e quella che vivono al quotidiano.
La presenza dei “G2” nella società è un forte appello al cambiamento. MA quale cambiamento? questa è la domanda che pone il libro di Giuseppe Milan, Margherita Cestaro.
Scheda:
We can change! Seconde generazioni, mediazione interculturale, città. Sfida pedagogica
Autori: Giuseppe Milan, Margherita Cestaro
Editore: Pensa Multimedia
Collana: Intercultura
Anno edizione: 2016
Pagine: 232
EAN: 9788867603831
Descrizione:
We can change! Possiamo cambiare! Ma il cambiamento di chi è? Delle cosiddette “seconde generazioni” dell’immigrazione? Degli “italiani”? O di quanti abitano la città? E soprattutto, quale cambiamento cercare, desiderare, promuovere? Negli odierni contesti plurali, in cui la differenza culturale e religiosa si presenta ancora come problema e genera resistenze e muri di varia natura, l’attuazione di un cambiamento capace di attuarci a vivere bene insieme agli altri nella città chiama in causa l’educabilità di ciascuno e interpella direttamente la riflessione pedagogica.