E’ partito nel pomeriggio dello scorso venerdi verso la Sicilia, per salvare i 146 migranti bloccati da oltre due settimane sulla nave tedesca Sea Eye, in un’operazione di trasferimento sul traghetto Rubattino della Tirrenia.
Si chiama Christian Deku, è mediatore interculturale parte del nostro consiglio direttivo e da fine febbraio lavora insieme al team della Croce Rossa di Settimo Torinese.
“Non ero preparato, ma ho fatto subito la valigia e dopo tre ore ero già sull’aereo. Non ho dovuto pensarci troppo, essendo un lavoro umanitario, mi sentivo parte di questa missione”, ci ha detto Christian quando gli abbiamo chiesto com’è partito.
Grato per l’opportunità di fare il mediatore interculturale a questo livello, Christian ringrazia per la fiducia mostrata nei suoi confronti: “Mi sento fortunato di essere stato scelto dalla Croce Rossa tra i mediatori nazionali per fare parte di questa missione. Ringrazio A.M.M.I. per la fiducia, il sostegno e per la formazione.”
C. Deku: “Sì, c’era la paura dal Covid, ma il pensiero che gli altri stavano peggio di me mi ha dato forza”
Prima della recente collaborazione con la Croce Rossa, Christian lavorava come mediatore interculturale all’interno del centro di accoglienza straordinaria A.M.M.I. di Chivasso.
Parla l’inglese e altre cinque dialetti del Ghana e dell’Africa Occidentale, competenza sfruttata in un video informativo sul Covid-19, realizzato sempre con e per la Croce Rossa: Materiale informativo Covid-19 in twi
Originario del Ghana, Christian si è formato come mediatore a Biella, dove vive e ha creato una rete multietnica di mediatori interculturali membri di un’associazione, Tunka, che si mette a disposizione del territorio in diverse progettualità per le comunità.
C. Deku: “Il ruolo del mediatore interculturale è fondamentale in questo lavoro; portare un sorriso, dare fiducia ai ragazzi non ha prezzo”