Sintesi del Progetto #IORISPETTO

18
Feb

Ente capofila del progetto:

C.I.F.A. ONLUS – Centro Internazionale per l’Infanzia e la Famiglia. Onlus impegnata a migliorare le condizioni di vita dei bambini in situazione di bisogno o in stato di abbandono e a tutelare i loro diritti fondamentali.

Partner:

    • AMMI – Associazione Multietnica dei Mediatori Interculturali, il cui scopo è quello di favorire, facilitare, aiutare e promuovere l’interazione e l’inserimento dei migranti nel territorio, tramite il servizio di mediazione interculturale.

    • Amnesty International – Sezione Italiana (AI). Organizzazione internazionale di difesa e promozione dei diritti umani.

    • COREP – Consorzio per la Ricerca e l’Educazione permanente Torino. Onlus che realizza capacity building e Training of Trainers con insegnanti, educatori, infermieri e medici sulla relazione e comunicazione efficace.

    • ICEI – Istituto Cooperazione Economica Internazionale. ONG che promuove l’inclusione socio-lavorativa e la cittadinanza attiva dei giovani, lavorando con singoli e scuole su intercultura, migrazioni e lotta alla discriminazione.

    • Comune di Albano Laziale.

    • Comune di Milano.

    • Comune di Palermo.

    • Comune di Torino.

Obiettivi generali:

L’obiettivo generale del progetto è quello di promuovere tra le giovani generazioni di cittadini la consapevolezza civica e la responsabilizzazione attiva orientata alla realizzazione di una società più inclusiva.

Obiettivi specifici:

  • rafforzare le competenze professionali di insegnanti, amministratori pubblici, mediatori culturali e attivisti in materia di contrasto alle discriminazioni, di cittadinanza attiva e inclusione sociale

  • favorire l’attivazione consapevole dei beneficiari diretti (alunni della scuola secondaria di primo grado e dell’ultimo biennio della scuola primaria) per il contrasto alla discriminazione e ai discorsi d’odio, la promozione e la difesa dei diritti umani e dei principi di equità e giustizia, attraverso metodologie partecipative e il coinvolgimento delle realtà territoriali

Le attività del progetto sono:

A.1= Formazione

A.1.1= Corsi residenziali di formazione ed aggiornamento professionale per 90 insegnanti su metodologia del teatro sociale e di comunità e di peer education per la gestione dei conflitti generati dal discorso d’odio. Il corso prevede 20 ore di formazione per essere riconosciuto dal Miur ed è proposto da COREP, insieme con AMMI e Amnesty.

A.1.2= Corso di formazione attuato da AMMI per 30 mediatori culturali sul ruolo dei mediatori nelle comunità territoriali per promuovere il rispetto delle differenze, la cittadinanza attiva e il contrasto ai discorsi di odio e alle discriminazioni.

A.1.3= Corso di formazione proposto da Amnesty per 30 volontari e attivisti per il supporto al progetto e alla realizzazione delle attivazioni territoriali.

A.2= Percorsi nelle classi

A.2.1= Elaborazione, da parte di Amnesty, con il supporto di CIFA, AMMI e ICEI, del Kit didattico.

A.2.2= Realizzazione percorsi di formazione nelle classi tramite i kit didattici da parte degli insegnanti formati.

A.2.3= Realizzazione di incontri (dialogo) presso le classi coinvolte con mediatori interculturali e membri di associazioni locali di migranti percapire meglio i meccanismi della comunicazione, e di coome un cattivo uso può dannegiare i diritti di alcune persone e creare discriminazioni. (AMMI)

A.2.4= Adozione in 150 scuole di un protocollo di promozione del rispetto dei diritti umani e il contrasto al linguaggio d’odio (Amnesty)

A.2.5= Laboratori di analisi del linguaggio di vlogger e youtuber popolari e invio di video di risposta su rispetto dei diritti e linguaggio etico in almeno 150 classi (CIFA)

A.3= Attivazioni di iniziative di cittadinanza attiva

A.3.1= Laboratori di analisi del linguaggio dei media locali (giornali, radio e tv locali) ed agenzie di pubblicità, ed interagiscono tramite lettere e petizioni per la promozione di un’etica del linguaggio in 150 classi (CIFA)

A.3.2= Percorsi di dialogo e interazione con le istituzioni locali da parte di almeno 150 classi al fine di chiedere l’adozione di misure a favore dei diritti delle differenze e di un linguaggio etico (Amnesty)

A.3.3= Dialogo delle classi (150 min) con le istituzioni attraverso la partecipazione a mobilitazioni di carattere nazionale e internazionale (Amnesty)

A.3.4= Realizzazione viaggio presso un’istituzione centrale a Roma di 5 classi per un’azione di lobby sul Governo sulle tematiche dei diritti e del contrasto al linguaggio d’odio (Amnesty e CIFA)

A.3.5= Realizzazione e diffusione video-documentario (tutorial youtube) sulla cittadinanza attiva giovanile attiva realizzate dai beneficiari (CIFA)

4= Attuazione della strategia anti-rumours da parte di ICEI nelle 4 città target.

A.4.1= Formazione dei partner e stakeholder locali sulla strategia anti-rumours e attivazione della rete cittadina

A.4.2= Identificazione e analisi dei principali rumour da parte degli studenti di 12 classi

A.4.3= . Elaborazione e realizzazione di progetti anti-rumours all’interno e all’esterno delle scuole

A.4.4= Evento finale di condivisione delle esperienze e realizzazione di un manuale di buone prassi anti-rumours nelle scuole

Tempi e scadenze:

Si prevede la messa in opera del progetto in un periodo di 18 mesi, a partire dal 1 marzo 2018 e fino al 31 agosto 2019.

Luoghi:

Le varie attività saranno realizzate in 300 classi di 80 città in Italia, mentre la strategia anti-rumors è attuata nelle 4 città target (Torino, Milano, Albano Laziale, Palermo).

Torino, 6 Aprile 2018




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