“I get you” è un progetto europeo che cerca di tracciare una mappa delle buone pratiche in materia di accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo in 9 paesi europei compreso il nostro. In contrasto con la narrazione mediatica del fenomeno, dal progetto esce una imagine ricca e variegata dell’Europa che vuole e sa accogliere.
Lanciata il 20 aprile 2016, l’iniziativa “I get you” realizzata dal Jesuit refugee service (JRS) e finanziata dalla Commissione Europea, è una operazione di raccolta dati e mappatura di iniziative locali di accoglienza e di mediazione Interculturale e sociale tra richiedenti asilo/rifugiati e cittadini autoctoni.
L’obiettivo del progetto “è raccontare un’Europa accogliente, aperta, positiva e molto distante da quella che ci viene comunicata dalla politica, attraverso esperienze innovative che vedono cittadini e migranti impegnati insieme in iniziative di accoglienza, socializzazione e valorizzazione della diversità” . (1)
In quasi due anni di attività la campagna ha tracciato una mappa che si estende su 9 paesi europei: Germania, Malta, Belgio, Portogallo, Romania, Francia, Croazia, Spagna e Italia. 315 realtà locali analizzate.
Ci sono i grandi progetti pubblici di accoglienza (tipo lo Sprar in Italia) ma ci sono anche molte realtà piccole e/o medie: Centri di accoglienza straordinaria, organizzate da enti locali, associazionismo, cooperative, volontari, istituzioni laiche e religiose.
L’immagine che ne esce è quella di migliaia di cittadini, realtà locali, volontari, professionisti, mediatori intercultuirali,,, che si impegnano, senza arrendersi al pessimismo o all’allarmismo diffusi, per accogliere i profughi e per facilitare la loro convivenza e la loro integrazione nella società di arrivo.
(1) Per saperne di più sul progetto “I Get You” in Italia : clicca qui per andare alla pagina del progetto