Il volto invisibile dell’immigrazione sono i minori stranieri non accompagnati che continuano ad affluire sempre più numerosi in Italia, con un aumento del 19% tra il 2004 e il 2006. Si tratta di una realtà che l’Associazione nazionale dei comuni italiani ha ritenuto opportuno indagare, attraverso il Dipartimento Immigrazione, commissionando all’Istituto Iard il secondo Rapporto sui Minori stranieri non accompagnati. Il Rapporto è frutto di un’indagine nazionale alla quale hanno partecipato circa 1.100 comuni italiani che hanno ricevuto un questionario, diffuso attraverso la rete telematica Ancitel, mirato a raccogliere un ricco ventaglio di informazioni su un fenomeno che necessita di soluzioni urgenti, quali politiche sociali di protezione e interventi amministrativi a favore dell’integrazione. Circa il 60% dei minori oggetto dell’indagine non ha permesso di soggiorno; prevalgono i minori sesso maschile (78%); infine, i ragazzi, la maggioranza dei quali è prossima alla maggiore età (il 67% ha tra i 16 e i 17 anni), provengono nella gran parte dei casi da zone di conflitto, per cui risultano in aumento (+ 146%) i richiedenti asilo.
Sono il Lazio, l’Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia le regioni dove, nel 2006, si è concentrata più della metà dei minori stranieri non accompagnati (il 54,5% del totale).
Afghanistan (per la prima volta) ma anche Romania, Albania e Marocco sono i primi Paesi di provenienza dei ragazzi, che si concentrano prevalentemente nelle città con oltre 100.000 abitanti (60% nel 2006) e nelle città di medie dimensioni (dal 23% nel 2004 al 30% nel 2006).